Sabato, 27 Luglio 2024
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Non solo rose, l'epopea delle micronazioni.

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Per il grande pubblico è una novità.

Effetto Netflix, vien da dire.

Una storia che prima giaceva come tante altre tra i relitti del passato, è diventata cibo per i divoratori di serie televisive che ormai sanno tutto, ma proprio tutto, dell'ingegner Giorgio Rosa e del suo tentativo di fondare una nazione indipendente su una piattaforma nel mar Adriatico: l' “Isola delle Rose” o più precisamente “La Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose”. Effimera come ogni poesia che si rispetti, l'epopea del suo primo e unico Presidente del Consiglio durò appena nove mesi, con tanto di fuochi artificiali gentilmente offerti dalla Marina Militare Italiana a sancirne il tramonto, quando nel Febbraio 1969 gli incursori affondarono la piattaforma. Tutto questo viene oggi raccontato da una serie su Netflix : “L'incredibile storia dell'Isola delle Rose”, diretta da Sydney Sybilya, eccetera eccetera....

MA.

Quello che il grande pubblico ignora è che dietro a un singolo caso, assurto per tante ragioni a una felice consacrazione mediatica, esiste un'intera galassia di fanta-nazioni sorte dall'estro, spesso decisamente bizzarro, dei loro padri fondatori. Dalla fattoria dispersa nel bush australiano, fino al mitico Principato di Sealand (altra piattaforma galleggiante), senza dimenticare le esperienze più paradossali dal punto di vista del diritto internazionale come lo Stato di Liberland, che occupa un territorio tuttora non assegnato dopo le guerre balcaniche, oppure la famosissima e nostrana Seborga, con i suoi illustri pareri accademici a favore di un'indipendenza “ab-origine” rispetto allo Stato italiano: nelle prossime puntate tenteremo di mappare almeno una parte di questo continente surreale...

MA.

Prima di cominciare, mettiamoci d'accordo. Come si fa a distinguere una micronazione da una trovata turistico-commerciale oppure da una progettualità più fondata dal punto di vista storico-politico?

In questa domanda c'è tutta la bellezza di una silenziosa epopea, capace di destabilizzare tanto i dogmi dello stato nazionale, quanto le esasperazioni dell'autonomismo più radicale, senza per questo mai cedere alla pericolosa tentazione della serietà. In questo senso, se esiste un metro per rispondere, per capire davvero cosa è una micronazione e cosa non lo è, non lo troveremo in nessun cavillo da leguleio, né in qualche astrazione della cultura. Forse basterà una prova più semplice.

Se a pensarci, viene da sorridere, allora è una micronazione.