Giovedì, 12 Dicembre 2024

Alessandro Magno; in corso di restaurazione il Mosaico della Battaglia di Isso a Napoli

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Il Mosaico della Battaglia di Isso sarà restaurato. Il patrimonio culturale italiano necessita periodicamente di opere di preservazione e proprio per questo motivo la celebre raffigurazione della battaglia tra Alessandro Magno e Dario III sarà nascosta al pubblico.

L’opera, conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà oggetto di interventi studiati tra la fine di gennaio e il mese di luglio, sotto la supervisione dell'Istituto Centrale per il Restauro (ICR), mentre singole azioni saranno messe in atto da altri enti, come quelle diagnostiche, promosse in rete con l'Università del Molise (UNIMOL) ed il Center for Research on Archaeometry and Conservation Science (CRACS)

Il mosaico mostra la battaglia combattuta nel 333 a.C. in Turchia, una delle vittorie più importanti dell’esercito macedone e anticipo della dissoluzione dell’impero persiano achemenide, dove l’imperatore asiatico fu costretto alla fuga, prima di riaffrontarsi nella celebre battaglia di Gaugamela. Realizzato a Pompei alla “casa del Fauno” e datato tra la fine del II secolo e l’inizio del I secolo a.C., fu scoperto nel 1831, prima di essere trasportato a Napoli nel 1844 da un carro trainato da sedici buoi (dovuto alle sue imponenti dimensioni, 5,82 X 3,13 metri e alle sue 7 tonnellate) e condotto al Real Museo Borbonico. Tolto dalle casse solo nel gennaio del 1845, fu messo su un pavimento sino al 1916, quando fu messo a parete nella sala dei mosaici.

Saranno numerosi e critici i passaggi di restauro dei numerosi tasselli, partito da un lavoro di studio preliminare cominciato nel 2015. Tra gennaio e febbraio si provvederà alla messa in sicurezza della superficie musiva, prima di apporre un tavolato ligneo di protezione, nonché di un'idonea intelaiatura metallica di sostegno, per poter rimuovere il mosaico. Successivamente ci si dedicherà al supporto del mosaico, tramite smart glasses in dotazione ai restauratori ed infine si toglieranno i bendaggi e si completeranno le opere di pulizia.

Il direttore del museo, Paolo Giulierini, ha dichiarato: «Con l'avvio, nel 2021, del restauro del Mosaico di Alessandro, scriviamo insieme una pagina importante nella storia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e quindi della conservazione dei beni culturali. Sarà un restauro grandioso, che si compirà sotto gli occhi del mondo. Un viaggio entusiasmante lungo sette mesi ci attende: dopo il minuzioso lavoro preparatorio, studiosi ed esperti si prenderanno cura con le tecniche più avanzate del nostro iconico capolavoro pompeiano. La tecnologia e le piattaforme digitali ci consentiranno di seguire le delicatissime operazioni, passo dopo passo, in una sorta di “cantiere trasparente”, come mai accaduto prima. Per realizzare una operazione così ambiziosa e complessa è stata attivata dal MANN una rete di collaborazioni scientifiche e di partnership di grande prestigio».