Venerdì, 19 Aprile 2024

Portogallo: votare in piena pandemia si può

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Domenica 24 gennaio il Portogallo raggiungerà il club esclusivo dei paesi che votano o hanno votato durante la pandemia. A Lisbona, in tutta la nazione, saranno aperte le urne per le elezioni del Presidente della Repubblica. I portoghesi saranno i primi in Occidente a recarsi al voto nel 2021 ma sono stati preceduti dagli americani nel novembre 2020 e saranno seguiti da israeliani, gallesi e scozzesi in primavera.

L’elezione del Capo dello Stato vede un chiaro favorito: si tratta dell’incumbent – o del Presidente uscente se volete, Marcelo Rebelo de Sousa, di cui tutti danno per scontata la riconferma. I sondaggi lo danno oltre il 60% dei consensi, il che gli permetterebbe di festeggiare la vittoria senza dovere ricorrere al ballottaggio. Rebelo è il candidato del PSD, il Partito Social Democratico, che in Portogallo, complice anche una lunga storia di dittatura che è arrivata fino agli anni Settanta, è il movimento di punta del centro-destra locale. 

Anche se formalmente i poteri del Presidente della Repubblica sono più simili a quelli della Francia – il Portogallo è una repubblica semi-presidenziale – Rebelo ha un ruolo più simile a quello di Mattarella rispetto a quello di Macron, dal momento che non presiede il governo ed è il garante della Costituzione. 

Le elezioni avvengono non solo in un momento molto delicato della storia del Paese con la pandemia che ha ripreso ad alzare la testa, ma anche durante la presidenza di turno dell’UE ricoperta dal 1. Gennaio dal paese lusitano. Antonio Costa, il premier socialista che governa dal 2015 e che nel 2019 ha ottenuto solamente una maggioranza relativa dei seggi in Parlamento, sente il suo consenso scivolare via, stretto dalla crisi del Covid e dalla difficile attuazione del Recovery Fund. 

Rebelo è un docente di diritto e un ex commentatore televisivo, dotato di carisma e di una comunicazione molto accattivante. Gli anni della co-esistenza con Costa hanno mostrato il suo lato più equilibrato, anche se ora dovrà vedersela con Ana Gomes, la candidata socialista che è, tra le altre cose, pure la compagna del Premier. Domenica con tutta probabilità il Presidente farà già ritorno nella sua residenza di Belem, o meglio, nella sua casa di Cascais, visto che si è sempre rifiutato di vivere nella dimora presidenziale.