Venerdì, 29 Marzo 2024

Nuovi studi sul Salvator Mundi concordano: realizzato in due differenti periodi. Ma l’autore è sempre Leonardo?

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Torna al centro del dibattito l’ultima opera milanese di Leonardo Da Vinci, il Salvator Mundi. Proprio la paternità dell’opera, datata 1499, è infatti messa in discussione da diversi critici.

Già nel 2011 era stato al centro di numerosi studi, tanto che a contestare l’ipotesi della National Gallery di Londra, che rese nota al pubblico l’opera, si schierarono Carmen Bambach, Michael Daley, Jacques Franck, Charles Hope, Carlo Pedretti, Charles Robertson e Frank Zöllner, prima che l’opera, passata di mano in diverse occasioni, venisse infine messa all’asta nel 2017 dal magnate russo e presidente dell’AS Monaco, Dmitri Ryobovlev, venendo acquistata per 450,3 milioni di dollari dal Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, dove attualmente l’opera è collocata.

I coniugi Frank, ovvero lo scienziato informatico Steven Frank e la storica dell’arte Andrea Frank, hanno riaperto il dibattito con un nuovo articolo pubblicato su “The Art Newspaper”, in vista di una seconda pubblicazione sulal rivista “Leonardo” della MIT Press. Utilizzando algoritmi di riconoscimento e classificazione delle immagini noti come reti neurali convoluzionale, i critici sono arrivati a sostenere che il quadro fu concepito inizialmente solo con il busto e che solo successivamente furono aggiunti il braccio destro e la mano destra alzata in segno di benedizione.

Le braccia son state quindi aggiunte successivamente da altri autori? Effettivamente anche uno studio del Louvre, datato 2018, concorda in merito, pur tuttavia sostenendo che sia stato sempre Leonardo a dipingerle successivamente, poiché la mano risulta disegnata direttamente sullo sfondo nero del quadro, quindi inizialmente non prevista.

Frattanto, a proposito di arte e di Milano ed in riferimento all’articolo di martedì sull’apertura dei musei italiani, si segnala la riapertura della Pinacoteca Brera a partire da martedì 9 febbraio, accessibile con prenotazione online obbligatoria ma gratuita, contingentato ad un massimo di 30 persone per scaglione di orario e limiti numerici nelle singole sale.

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