L'allarme di Anelli (Fnomceo): "Inaccettabile che non vadano a categorie a rischio". Locatelli: "40mila persone hanno assunto anche la seconda dose".
Sono, ad oggi, “solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275. Ben 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80. È inaccettabile vedere persone che non svolgono un’attività così rischiosa essere sottoposte al vaccino e osservare una larga parte della professione medica non ancora vaccinata”. Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Fnomceo Anelli, nel giorno in cui tocca quota 300 il numero dei medici morti.
“Il personale medico non è solo quello del Servizio sanitario nazionale, che pure è duramente colpito: solo tra le denunce all’Inail - spiega Anelli - il 68,8%, e il 25% dei decessi, è nel comparto sanità. E, per i medici, tali denunce riguardano esclusivamente i dipendenti (di ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili). Ai quali, per avere un quadro della situazione, vanno sommati i medici di medicina generale, che costituiscono oltre la metà dei caduti nella seconda fase della pandemia. Ci sono poi i liberi professionisti, tra i quali gli Odontoiatri, che, per la peculiarità degli interventi che svolgono, sono particolarmente esposti al rischio d’infezione; ci sono i colleghi che operano nelle strutture private accreditate: questi professionisti, in molte Regioni, non sono ancora stati ricompresi nella campagna vaccinale”. Come si fa, rileva Anelli, “a escludere una parte così importante della professione dalla possibilità di proteggersi? A tutti i medici va garantita la vaccinazione, senza distinguo inutili e ingiusti”. L’invito e l’appello al Governo, agli amministratori regionali, conclude, ”è quello di rispettare i medici. Di avere rispetto per tutti coloro che sono deceduti oggi per salvaguardare i cittadini”.
Secondo i dati forniti dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, alla conferenza stampa al ministero sui dati del monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia, in Italia sono 40mila persone che hanno completato la prima e seconda dose vaccinale.